Vittorio Sgarbi ha presentato le sue dimissioni da consigliere in Lombardia. «In altri casi non l’ho fatto», ma «essendo molto importante la Lombardia, prima che Raffaella Paita decidesse che non ero adeguato a fare l’assessore, ho pensato che forse il ruolo di assessore in Regione Lombardia non era meno significativo e intensivamente utile di quello da sottosegretario ai Beni Culturali». Una volta rimasto soltanto consigliere, «dopo due settimane ho pensato che sarebbe stato inevitabile che io rimanessi al governo».
Così Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, ha commentato a margine della seduta di Consiglio regionale di oggi dove ha ufficializzato le sue dimissioni da consigliere in Lombardia per incompatibilità con l’incarico nel governo.
Vittorio Sgarbi, sindaco di Arpino con oltre il 40% dei voti e recentemente arrivato da Roma per i festeggiamenti, ha dichiarato di essere incompatibile al doppio ruolo di consigliere e sottosegretario: «Lascio il seggio in Regione». «Però ho pensato con un po’ di nostalgia al fatto che me ne andavo da un Consiglio di questa importanza: c’erano varie ragioni che mi legavano ai miei anni in Lombardia» ha concluso Sgarbi.
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