Con la “Kraken” nuova variante di Covid, che è la mutazione di Omicron più contagiosa di sempre e la nuova influenza che da metà ottobre al primo gennaio 2023 ha contagiato circa sette milioni di italiani, i pronti soccorso del Lazio e quelli romani in testa con i casi “ordinari” iniziano ad andare in sofferenza. Le parole di Elio Rosati, segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio: “Sono 1.043 pazienti in attesa di ricovero su 1.909 presenti nei pronto soccorso sui 4.219 accessi delle ultime 24 ore”. Secondo una Delibera della Regione Lazio, circa il 43% dei cittadini (602.000) sono riferibili a codici minori che dovrebbero essere gestiti nel territorio. Un altro problema riguarda i pazienti in attesa di posto letto nei reparti ospedalieri, dove si giunge a stazionare anche per più di 7 giorni. Dai calcoli emergerebbe che i letti mancanti nel Lazio sarebbero circa 800 al giorno (un ospedale della grandezza del San Giovanni di Roma circa).

Questa situazione è insostenibile per le persone, per i pazienti e per gli operatori sanitari dell’emergenza-urgenza del Lazio e richiede soluzioni immediate ed efficaci. A tal proposito, nelle ultime ore sono stati riscontrati sovraffollamento nei pronto soccorso: al Sant’Andrea alle 17 c’erano 24 pazienti in attesa (di cui 16 in codice verde 3 in azzurro e 5 in arancione) e 27 in trattamento; al Santo Spirito con 16 pazienti in attesa (3 in verde, 10 in azzurro e 3 in arancione) e 20 in trattamento; al Policlinico di Tor vergata con 32 pazienti in attesa e 66 in trattamento. La gravità della situazione necessita l’intervento urgente della politica e delle istituzioni per trovare soluzioni rapide ed efficaci che evitino il sovraffollamento degli ospedali e contengano la diffusione della variante Kraken.

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