In Ucraina, ormai da giorni, si susseguono le dimissioni di alte cariche del governo. Tra queste, ricordiamo Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’Ufficio Presidenziale, Oleksiy Simonenko, vice procuratore generale e Vyacheslav Shapovalov, vice ministro della Difesa. Il Ministro della Difesa stesso, Oleksii Reznikov, si è invece ritrovato nell’occhio del ciclone per presunti episodi di corruzione.

Cosa sta succedendo in Ucraina? La serie di dimissioni è arrivata dopo che i media hanno rivelato informazioni riguardanti acquisti di forniture a prezzi gonfiati. Le indagini sulla corruzione governativa hanno letteralmente sconvolto l’Ucraina. Addirittura il ministro Reznikov, protagonista della guerra contro la Russia, si è ritrovato in una situazione piuttosto delicata.

Nello specifico, il caso legato al Ministero della Difesa ha visto l’acquisto di razioni militari a prezzi gonfiati. Nel frattempo, il vice ministro delle Infrastrutture Vasyl Lozynskiy è stato licenziato a causa dell’acquisto pubblico troppo caro di generatori elettrici. L’Ufficio Nazionale Anticorruzione dell’Ucraina (NABU) ha riferito che il vice ministro è stato arrestato mentre accettava una tangente di 400 mila dollari.

Dal canto suo, Reznikov ha respinto le accuse chiamandole una campagna diffamatoria volta a mettere in dubbio la fiducia nel Ministero della Difesa e la sua reputazione tra i partner internazionali. In seguito a ciò, Tymoshenko si è dimesso dichiarando di aver chiesto al Presidente Volodymyr Zelensky di essere sollevato dalle sue funzioni.

Inoltre, il consigliere presidenziale Arestovych ha annunciato attraverso Facebook le sue dimissioni motivandole con un “errore fondamentale”. Arestovych ha consegnato la lettera al capo dell’Ufficio di Zelensky e quest’ultimo ha fatto sapere che durante la settimana verranno annunciati cambiamenti nella regione e nelle forze di sicurezza a seguito delle accuse di corruzione a diversi politici ucraini.

Pertanto, come annunciato da Zelensky stesso, i viaggi all’estero non governativi per tutti i funzionari sono stati vietati attraverso un decreto firmato dal leader ucraino.

Dall’altra parte del confine russo Maria Zakharova, portavoice del ministero degli Esteri russo ha commentato l’accaduto sul suo canale Telegram chiamandolo “una nuova spartizione della torta” da parte della quale sarebbe rimasto “un pezzo solo” ma i “vampiri insaziabili” avrebbero continuato a spartirsela lo stesso.

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