Le proteste in Perù non si fermano e si estendono al sud del Paese. In particolare, la città di Cusco, forse il più importante centro turistico del Paese, ha visto scontri tra manifestanti e polizia con un bilancio di un morto e 43 feriti.
Da settimane, una parte del Paese è in rivolta contro la destituzione dell’ex presidente Pedro Castillo, sostituito all’inizio di dicembre dalla sua vice, Dina Boluarte. Castillo, sindacalista di umili origini, aveva cercato di sciogliere il Congresso per evitare un nuovo voto di impeachment.
Le proteste sono più forti nelle aree rurali e nelle valli andine che da sempre sono state trascurate dalle politiche governative.
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