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La confusione regna sovrana in casa Dem, mentre la coerenza con quanto sostenuto fino a pochi mesi fa, fa acqua da tutte le parti. A bacchettare il Partito Democratico è Maria Elena Boschi, che mostra tutto il suo stupore per i repentini cambi di rotta dei quattro candidati alle primarie per il ruolo di nuovo segretario e leader della compagine. Alcune delle posizioni espresse da Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo fanno a pugni con quanto i Dem hanno a lungo sostenuto.
Tutti si dicono pronti a voler rinnovare il partito e a lasciarsi alle spalle la storica classe dirigente, anche se da tempo oramai circola la voce secondo cui i fuoriusciti del PD confluiti in Articolo 1 di Roberto Speranza siano pronti a ripercorrere le orme del figliol prodigo. Per ora solo rumors, ma con sempre maggiore insistenza si sentono ripetere i nomi – solo per citare quelli più noti – di Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani.
E’ polemica anche su un altro tema: Reddito di Cittadinanza. Infatti l’ex Ministro delle Riforme Costituzionali e dei Rapporti con il Parlamento afferma che “nel Pd tutti d’accordo nel ripudiare JobsAct, buona scuola, Industria 4.0 Garantismo per abbracciare Reddito di cittadinanza e Sussidi”. I quattro candidati alla segreteria sono infatti tutti favorevoli alla misura proposta dal M5S che in passato era stata ripudiata dai Dem durante il cosiddetto Governo gialloverde.
Tante critiche arrivano anche da Twitter dove un utente commenta che “il Pd affonda nel suo stesso anacronismo, un cerbero con troppe teste, tutte con i paraocchi. Hanno preferito i 5S per salvare qualche poltrona, scelta scellerata che sanno essere fallimentare”. Un altro follower aggiunge che “io ho smesso di votarli proprio per questo motivo”.