Caro Direttore, trovo inaccettabile che la prima Regione per Pil in Italia – e tra le prime a livello europeo – offra un servizio di trasporto locale su rotaia di così scarso livello. In diversi incontri per la Lombardia, specie nelle aree interne così dimenticate – in termini di trasporti e assistenza socio-sanitaria – dalla giunta Fontana, ho incontrato comitati di pendolari e singoli utenti che mi hanno presentato una situazione sfuggita pericolosamente di mano. Così è stato a Lecco, Sondrio, nel Varesotto e in Brianza, solo per citare alcuni casi.
Majorino: “Serve una svolta radicale nella gestione di Trenord, ritardi e disservizi sono diventati intollerabili”
Non è tollerabile, ad esempio, che i tempi di percorrenza da Sondrio a Milano – con Trenord – siano gli stessi di cinquant’anni fa. Senza contare ritardi e soppressioni dell’ultimo minuto. Tutto questo rende faticosissimi gli spostamenti in giornata per chi studia o lavora. Questi continui disservizi, (cui si aggiungono la mancanza di pulizia e la scarsa sicurezza) si tramutano in condizioni di stress e in un peggioramento delle condizioni di vita per chi li subisce.
Al lancio della mia candidatura ho voluto dare voce ai pendolari: alla studentessa che perde le lezioni in università causa ritardi o all’impiegata che arriva oltre l’orario al lavoro per colpe non sue. Ed è la stessa signora che ha dovuto prendere un permesso per accompagnare il padre a una visita in una grande città e ha saltato l’appuntamento – prenotato da mesi a causa del farraginoso sistema made Regione Lombardia – poiché il treno all’ultimo momento è stato cancellato. Occorre quindi una svolta radicale.
Tra i miei primissimi provvedimenti ci sarà il totale ribaltamento della gestione di Trenord. Dovranno essere assunte scelte coraggiose che rendano evidente che esiste un sistema del trasporto pubblico all’altezza, portando Trenord e Rfi a una maggiore collaborazione. Dovrà essere presa in considerazione la messa a gara di Trenord, purché vengano salvaguardate le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori. Ci vorranno decisioni audaci sul trasporto merci che oggigiorno gravano in modo sproporzionato sulla stazione Centrale. E dovrà essere potenziato il trasporto locale su gomma. Infine, è necessaria una coraggiosa politica tariffaria basata sul biglietto integrato e su agevolazioni utili a favorire l’utilizzo del trasporto pubblico.