La maggioranza riguardo al decreto benzina sta incontrando attriti che stanno mettendo alla prova i già deboli equilibri del governo. Forza Italia e Lega, sotto il pressing della premier Giorgia Meloni, sono riusciti ad aprire una breccia sul tema dei prezzi a benzina e diesel, ritoccando non durante la riunione del Consiglio dei ministri di ieri ma nelle stanze di Giorgia Meloni. Anche l’elezione dei membri laici del Csm o il futuro dei balneari sono tra i temi che stanno incrinando la maggioranza.
Inoltre, sebbene il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti abbia fatto riferimento alla norma che potrebbe consentire di ridurre le accise in relazione all’incremento verificato dei prezzi dei carburanti, fonti di governo hanno chiarito che non ci sono ancora le condizioni. Diversamente da quanto afferma Meloni sulla “grande coesione” della squadra, alcune dichiarazioni fanno emergere le prime crepe tra le forze politiche, come ad esempio il silenzio di Salvini sull’emergenza carburanti.
Anche il Mes è un tema spinoso per la maggioranza: Forza Italia è favorevole alla ratifica mentre Meloni ne è un’oppositrice ferma. Con l’ulteriore possibilità di un taglio delle accise e l’uscita dal fondo salva stati, i giochi non sono ancora conclusi e restano tutti in attesa di un possibile cambiamento.
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