Un profondo legame tra Jack Savoretti e l’Italia

Il profondo legame che lega l’inglese Jack Savoretti al nostro Paese è noto e giustificato anche da motivi biografici: padre ligure (radici tra Genova e Portofino) e conseguenti vacanze adolescenziali in Italia hanno avuto sul musicista di Londra – nel curriculum anche molti anni a Lugano e negli Stati Uniti – un ruolo centrale nella sua formazione artistica ed umana. Stasera, dopo la data saltata un mese fa, Savoretti sale sul palco del Teatro degli Arcimboldi (viale dell’Innovazione 20, ore 21, 34.50/52 euro, 02-30329530) per presentare a Milano le canzoni dell’ultimo album in studio “Europiana”, titolo che è anche un neologismo inventato per descrivere agli inglesi il concetto di Europa mediterranea, soprattutto adesso che nel Regno Unito post Brexit quel concetto si è fatto un po’ più lontano. Tra i collaboratori alla lavorazione del disco compare anche Nile Rodgers, chitarrista e storico produttore del migliore rock/soul anni Settanta e Ottanta (Diana Ross e David Bowie fra gli altri). La condivisa “Who’s hurting who” sarà sicuramente al centro della scaletta di stasera, con quel suono pop allegro e un po’ retrò che caratterizza molti momenti dell’album. Ma tra le canzoni di “Europiana” ci sono anche ballate pianistiche – Elton John è dietro l’angolo – come “I remember us” e “War of words”. Tutto senza dimenticare successi recenti come “Singing to strangers” e ritorni al passato dei primi due album “Betwen the minds” e “Harder than easy”. In più, i consueti omaggi all’Italia tra una cover di Battisti e il commento musicale affidato alle note di Ennio Morricone.

I Solisti di Milano Classica ricordano Ennio Morricone

Proprio il genio di Morricone sarà al centro di un altro concerto di stasera, in programma al Blue Note (via Borsieri 37, ore 20.30, 25 euro, bluenotemilano.com): i Solisti di Milano Classica lo ricordano con “C’era una volta Ennio” e gli arrangiamenti per sestetto (violino, violoncello, viola, pianoforte, corno, flauto) di alcuni dei capolavori scritti per il cinema dal compositore romano scomparso nel 2020: “C’era una volta in America” (1984), “Mission” (1986) “Nuovo cinema Paradiso” (1988), “Giù la testa” (1971) e temi meno conosciuti come “La Califfa”, realizzata per l’omonimo film di Alberto Bevilacqua del 1970.

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