La Russia sta prevedendo di costruire un esercito di 2 milioni di persone attraverso ondate consecutive di mobilitazione. Questo è l’ultimo allarme lanciato dall’intelligence della Difesa Ucraina (Gur) in base alla portata della mobilitazione in corso nel territorio russo. Secondo quanto riportato dall’intelligence britannica, Mosca starebbe addirittura impiegando il lavoro dei detenuti in carcere per aumentare la produzione di armi necessaria per il proseguimento delle operazioni militari in Ucraina.
Secondo le previsioni di Kiev, il primo reclutamento ha coinvolto 300 mila persone. L’intelligence del Gur, inoltre, ritiene che il Cremlino possa annunciare un’altra mobilitazione nei prossimi giorni, con altri 500 mila russi pronti a unirsi alle forze armate. L’entità di tali misure indicherebbe la volontà della Russia di creare un esercito formato da circa due milioni di persone rispetto all’obiettivo iniziale fissato a 1,5 milioni.
In Russia sono già state avviate iniziative per la mobilitazione militare, compresi emendamenti legislativi e preparazione dei centri educativi. Il Servizio di Sicurezza Federale (FSB) russo ha vietato a tutti i potenziali coscritti – la maggior parte degli uomini in età di leva – di lasciare il Paese a partire dal 9 gennaio. Coloro che avevano ricevuto una convocazione da un ufficio di arruolamento militare o stavano per riceverne una sono stati particolarmente colpiti da tale divieto.
Nel settembre 2020, il presidente Vladimir Putin ha annunciato la “mobilitazione parziale” di 300 mila persone per combattere contro l’Ucraina e, secondo quanto dichiarato dal Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu nel mese successivo, queste avrebbero avuto un’età media di 35 anni. Il 31 ottobre Putin ha fatto sapere che tale mobilitazione era terminata, anche se senza firmare alcun decreto ufficiale. Nel mese successivo Putin ha negato qualsiasi piano riguardante ulteriori mobilitazioni ma, secondo quanto riportato da Kyiv Independent, il Cremlino starebbe continuando a reclutare nascostamente persone.
L’intelligence militare ucraina non esclude che la leadership russa possa annunciare la prossima ondata di mobilitazione nell’immediato futuro; si prevede che altri 500 mila russi possano arrivare dalla Federazione Russa e questo permetterebbe al Paese terrorista di creare riserve strategiche. I preparativi per l’annuncio della prossima ondata sarebbero gia attivati: modifiche legislative alla Federazione Russa regolano la mobilitazione e sono anche stati preparati i centri educativi.
Inoltre, l’intelligence britannica ha analizzato i movimentos della Russia: è molto probabile che le industrie manifatturiere della difesa ricorrano all’utilizzo della manodopera carceraria come punizione penale specifica; nel novembre 2022 Uralvagonzavod (UVZ), il più grande produttore di carri armati della Russia, ha dichiarato di aver assunto 250 detenuti con lo scopo di soddisfare le richieste produttive in tempo di guerra. Esiste una lunga tradizione del lavoro carcerario in Russia ed è stato spesso accusato estrema brutalità e corruzione; con la mancanza delle volontarie dovuta al conflitto militare in Ucrainia, saranno particolarmente richieste le maestranze carcerarie nella produzione degli armamenti relativamente a bassa tecnologia come UVZ.