Quali segreti si celano tra le stanze damascate dei palazzi della politica italiana? Che cosa si sussurrano i deputati quando sorseggiano un caffè? A Roma non c’è nulla di segreto, soprattutto a La Buvette, un podcast settimanale che racconta tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il loro privilegio. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma alla fine non tutti riescono a vincerla. La recente operazione di ridimensionamento del numero dei parlamentari sarà causa di duro colpo anche per qualcuno. Il gioco preferito? Mettersi in competizione con “l’altro” e fare fuori la concorrenza. Il Parlamento sembra essere diventato una nuova arena da Squid Game. Una telenovela senza fine, come quelle prodotte in America Latina. Ma stiamo purtroppo parlando di realtà e l’esempio è quello del caso Soumahoro. L’onorevole eletto tra le fila dei Verdi che è stato travolto (di striscio) da un’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto sua moglie e suocera. Mentre lui si impegnava nel girare i ghetti di mezza Italia per difendere e tutelare i diritti dei migranti sfruttati, a casa sua qualcosa non andava bene, come hanno sottolineato le accuse della procura di Latina. Come ha fatto Aboubakar Soumahoro a non accorgersene? Sono tante le domande che abbiamo provato a rivolgergli ma senza mai ottenere una risposta. Alla fine l’onorevole ha deciso di dimettersi dal gruppo de I Verdi, ma restando in Parlamento. Un abbandono non facile vista la quantità di privilegi a cui ha dovuto rinunciare. “Lascio il gruppo perché non ho ricevuto alcuna solidarietà e supporto da parte dei Verdi” ha detto lui. Abbiamo quindi chiamato chi in Parlamento lo ha voluto ed eletto: l’onorevole Angelo Bonelli, segretario de I Verdi. Durante un’intervista rilasciata a La Buvette, Bonelli è stato chiaro nell’affermare che “La solidarietà si dà quando si chiariscono le cose e questo vale per tutti i rapporti. Ma questa chiarezza non c’è stata da parte di Soumahoro”. E in effetti dopo l’incontro tra Bonelli, Nicola Fratoianni e Soumahoro sono passati ben due mesi di silenzio.