Il tragico incidente avvenuto lo scorso settembre lungo l’Autopalio ha sconvolto la tranquilla cittadina di Monteriggioni, quando Stefano Sanna, un giovane ventottenne del posto, ha perso la vita a causa dell’impatto con un’altra vettura che procedeva contromano. Il conducente responsabile, un trentenne rumeno, è stato accusato di omicidio stradale aggravato ed è ora in attesa di giudizio davanti al tribunale di Siena. Nelle scorse ore, però, il suo legale ha presentato una richiesta di patteggiamento, assecondando la volontà del cliente. Una scelta che non è andata giù alla madre della vittima, Sara Moscadelli: “Spero che il giudice ed il pubblico ministero si mettano una mano sul cuore – ha affermato su Facebook – quella persona ha distrutto prima la vita di mio figlio e poi la nostra”.
L’incidente si è verificato la sera in cui Stefano stava tornando a casa dopo aver salutato la fidanzata ed il cugino con cui aveva trascorso la serata. Lui era un allevatore e sarebbe dovuto tornare a lavorare il mattino successivo. Ma purtroppo non riuscì mai ad arrivare a casa: lungo il tragitto fu centrato da un’auto guidata dal trentenne rumeno, il quale era al volante nonostante un tasso alcolemico superiore di ben sette volte al limite consentito dalla legge. Nell’impatto, Sanna perse la vita e l’altro conducente rimase gravemente ferito: trasportato all’ospedale delle Scotte di Siena, fu costretto agli arresti domiciliari.
L’udienza davanti al gip dovrebbe avere luogo nei prossimi giorni e sarà decisivo decidere se accettare o meno la richiesta di patteggiamento inoltrata dall’avvocato difensore. Intanto però, i risultati degli accertamenti della polizia stradale hanno confermato che il ragazzo rumeno si era messo al volante ubriaco e procedeva nella direzione sbagliata della strada. La tragica fine di Stefano Sanna ha sconvolto l’intera comunità che tuttora attende con ansia le sentenze finali del tribunale.