Gli ultimi dati relativi all’opinione pubblica dei 9 Paesi più popolosi dell’UE – Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Spagna, Polonia, Paesi Bassi, Portogallo, Grecia e Austria – sulla guerra in Ucraina rivelano come il desiderio di porre fine alla crisi prevalga sull’ambizione di vedere la Russia totalmente sconfitta. Secondo un’indagine Euroskopia che ha coinvolto 1.000 maggiorenni, il 48% degli intervistati si dice infatti favorevole all’idea che l’Ucraina ceda parte del suo territorio a Mosca pur di far cessare il conflitto. Questa opinione è particolarmente diffusa in Austria (64%), Germania (60%) e Grecia (54%). Maggiore polarizzazione si rileva in Italia (50%), Francia (43%) e Portogallo (45% contrari).

L’opinione pubblica dei 9 Paesi appare invece compatta sulla decisione di non fornire armi all’Ucraina: mentre gli austriaci condividono la linea del proprio governo (80%), negli altri Paesi risultano in netta maggioranza i favorevoli all’invio, a eccezione di Italia (45%) e Grecia (38%). Gli italiani già dall’inizio della guerra sono divisi praticamente a metà sulla questione.

Netta è anche la prevalenza dei favorevoli ad accogliere l’Ucraina nell’Unione europea, con percentuali più alte in Portogallo (78%), Spagna (70%) e Polonia (70%). Qualche perplessità in più si rileva in Italia dove è piuttosto diffuso un certo scetticismo sull’allargamento dell’Unione (30%). In Austria si rileva invece la più alta quota di contrari con un 42%.

Circa un terzo degli intervistati considera reale la possibilità che la guerra tra Ucraina e Russia possa portare all’uso di armi nucleari. Si tratta di una preoccupazione meno diffusa rispetto al periodo iniziale del conflitto. I portoghesi sono i più preoccupati (52%), seguiti da Spagna (42%), Paesi Bassi (38%), Francia (33%) e così via.

Infine, l’opinione pubblica appare divisa sulla eventuale ripresa dell’importazione del gas russo una volta conclusa la guerra. I greci sono i meno ostili nei confronti della Russia a causa della forte relazione tra le chiese ortodosse greca e russa; anche tra gli austriaci traspare un atteggiamento più accomodante verso i russi. Diversamente dai polacchi che sono i più intransigenti sia per via dei trascorsi storici che per il fatto di sentirsi direttamente minacciati.

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