La protesta formale del Giappone contro la Cina arriva a seguito del divieto di ingresso per i cittadini nipponici, imposto dal Dragone in risposta ai maggiori controlli sanitari disposti per i passeggeri in arrivo dal Paese. Lo ha reso noto la Kyodo, citando l’annuncio della contromisura effettuato sul sito dell’ambasciata cinese a Tokyo. L’8 gennaio, infatti, Pechino ha riaperto i propri confini, inducendo Giappone e altri Paesi – tra cui l’Italia – ad applicare controlli più stringenti sugli arrivi dalla Cina. Tra queste misure vi è il test PCR negativo al Covid prima della partenza, richiesto da Pechino a tutti i viaggiatori in ingresso. (ANSA).
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