Estensione dell’emergenza in Perù a Lima, Puno, Cusco e province circostanti a causa delle manifestazioni.

Il governo peruviano ha emesso domenica un decreto che estende lo stato di emergenza nei dipartimenti di Cusco, Lima e Puno, nella provincia di Callao e in altre regioni, mentre le proteste contro il governo della presidente Dina Boluarte si diffondono in tutto il Paese. Con questa misura, la nazione intende rafforzare le misure di sicurezza e proteggere i cittadini.

La misura è stata pubblicata questa sera in un’edizione straordinaria della Gazzetta ufficiale dello Stato, El Peruano, ed entrerà in vigore da oggi, 15 gennaio, e durerà per i prossimi 30 giorni. Oltre alle regioni citate, è stato dichiarato lo stato di emergenza anche nella provincia di Andahuaylas, nel dipartimento di Apurímac, nelle province di Tambopata e Tahuamanu, nel dipartimento di Madre de Dios, e nel distretto di Torata, nella provincia di Mariscal Nieto, nel dipartimento di Moquegua. Inoltre, il provvedimento ha incluso cinque strade nazionali: la Panamericana Sur, la Panamericana Norte, la Central, il Corredor Vial Sur Apurímac-Cuzco-Arequipa e il Corredor Vial Interoceánico Sur.

Inoltre, è stato decretato anche un coprifuoco nel dipartimento di Puno per dieci giorni consecutivi a partire dalle 20:00 alle 04:00 (ora locale). Durante tale periodo sarà vietato uscire senza un valido motivo.

Secondo quanto riferito dalla Procura del Perù venerdì scorso, finora sono stati arrestati 329 cittadini nell’ambito delle proteste antigovernative seguite alla destituzione dell’allora presidente Pedro Castillo. Tra queste persone vi sono anche un minorenne indagato per reati contro la pubblica amministrazione, disordini e violenza.

D’altra parte la Procura ha aperto otto indagini sulle morti avvenute durante le manifestazioni con l’obiettivo di determinarne la responsabilità. Il ministero ha comunicato che il bilancio delle vittime è attualmente 42 morti – 41 civili e un agente di polizia – e 531 feriti – 355 civili e 176 agenti di polizia.

Il governo peruviano ha emesso quindi domenica un decreto che estende lo stato d’emergenza in diverse regioni della nazione con l’intento di tutelare la sicurezza della popolazione. Inoltre sono stati imposti coprifuoco in alcuni dipartimenti ed è stata aumentata la vigilanza da parte delle autorità governative sul territorio. La Procura del Perù ha intanto registrato 329 persone arrestate e 42 morti nell’ambito delle manifestazioni antigovernative.

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