Addio Ardern, la prima ministra neozelandese lascia dopo cinque anni e mezzo di mandato
Il primo ministro della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern, ha annunciato di volersi dimettere a febbraio 2021. Dopo cinque anni e mezzo di governo della coalizione di centro-sinistra, è arrivato per lei il momento di passare la mano: “Sono umana – ha detto – abbiamo dato tutto quello che potevamo per tutto il tempo che abbiamo potuto e poi arriva il momento. E per me quel momento è arrivato”. Nel frattempo, i sondaggi mostrano un calo del consenso del Partito Laburista.
Ardern, 42 anni, è stata eletta prima ministra – la più giovane nella storia del Paese a ricoprire tale carica – nel 2017. Successivamente ha guidato il partito laburista verso una vittoria schiacciante nelle elezioni del 2020.
Il Primo ministro ha anche sottolineato che dietro la sua decisione non c’è “nessuno scandalo segreto”. Nessuna lite con compagni di partito o altre cause: a sentire la diretta interessata, si tratterebbe apparentemente di una questione di “energie”.
“Sono incredibilmente orgogliosa di ciò che abbiamo realizzato negli ultimi cinque anni – ha affermato – nonostante le numerose sfide che abbiamo affrontato. Abbiamo capovolto le statistiche sulla povertà infantile e ottenuto i progressi più significativi in materia di assistenza sociale e alloggio pubblico che siano stati visti in molti decenni”.
Secondo un sondaggio realizzato da 1News-Kantar lo scorso dicembre, il New Zealand National Party (conservatori) e l’Act New Zeland Party (liberali) hanno una netta maggioranza. Calcolatrice alla mano, National è dato al 38%, in aumento di un punto percentuale, il Labour al 33%, in calo di un punto. Mentre le preferenze relative al primo ministro mostrano Jacinda Ardern intorno al 29%, con il rivale nazionalista Christopher Luxon al 23%.
Si tratta del risultato più basso per Ardern da quando è diventata leader laburista. Tuttavia si mostra fiduciosa sulle possibilità future del partito anche in sua assenza: “Spero – ha detto – di lasciare ai neozelandesi la convinzione che si possa essere gentili ma forti, empatici ma decisi, ottimisti ma concentrati. E che si possa essere un proprio tipo di leader”.
Con l’addio di Ardern sta per chiudere una stagione politica neozelandese: i prossimi mesi saranno dunque decisivi per determinare quale sarà il futuro governativo del Paese.