Nella calza dei dem c’è qualche pezzo di carbone di troppo. La polemica del giorno, in vista della riunione della Direzione che si terrà mercoledì, è nata intorno all’idea di Elly Schlein di far partecipare al voto delle primarie anche online, in programma il 26 febbraio. L’allargamento del voto a una piattaforma digitale ha diviso la comunità democratica: «A noi più che il quando interessa il come agevolare la più ampia partecipazione possibile», ha detto Schlein.
La proposta, però, è stata recepita con una forte critica. In particolare, l’ex presidente del Pd Matteo Orfini ha dichiarato: «Leggo che si sta discutendo di fare le primarie per la segreteria del Pd consentendo il voto online. Io capisco che per molti ormai politica e like sui social sono la stessa cosa. Salvo poi scoprire quando si vota che ai like spesso non corrispondono voti».
Anche i candidati alle primarie si sono detti contrari alla proposta di Schlein. Pina Picierno e Stefano Bonaccini hanno definito l’idea “sbagliata e irrealistica”; Paola De Micheli ha affermato: “Trovo lunare la discussione sul voto online alle primarie Pd. Per eleggere il nuovo segretario dem dobbiamo finalmente incontrarci”; Gianni Cuperlo e Alessia Morani hanno ricordato che le primarie sono un momento importante per la democrazia e la partecipazione della gente e non devono essere ridotte a un voto online. Anche Piero De Luca, vicepresidente dei deputati dem, è stato fermo nella sua posizione: «L’idea di svolgere le primarie online è l’esatto opposto di quello che serve per rilanciare il Pd. Abbiamo bisogno di tornare alla base, al cuore di un grande partito che sono proprio i militanti in carne ed ossa».
Tuttavia, anche qualcuno ha espresso le proprie perplessità in merito all’esclusione completa del voto online. Roberto Morassut ha dichiarato: “Non ho nulla contro l’utilizzo della rete nel processo democratico ma in questo momento il Pd ha bisogno di carne e sangue e di calore. Quindi propendo per il voto ai gazebo”. E Stefano Vaccari, responsabile organizzativo del Pd, ha fatto presente come sia possibile organizzare le primarie in tutta sicurezza e trasparenza attraverso la piattaforma nazionale con pre-registrazione SPID.
Si attendono quindi le decisioni definitive della Direzione prevista mercoledì prossimo: sarà il corpo dirigente del Partito Democratico a decidere come regolamentare le prossime primarie, valutando se abbracciare totalmente o parzialmente la proposta presentata da Elly Schlein o rinviarla nel cassetto finché non si sarà maggiormente consolidato il tesseramento online.