Il capo missione di Geo Barents, Juan Matias Gil, ha recentemente denunciato al Riformista la gravità e l’illegalità del decreto varato dal governo italiano contro chi fornisce soccorso in mare.
Geo Barents è una nave di soccorso dell’organizzazione non-profit Medici senza Frontiere (MSF). Il giorno prima dell’intervista di Gil, la nave aveva effettuato uno sbarco di 85 naufraghi a Taranto.
Gil ha espresso la sua preoccupazione su quello che sarebbe successo se la Geo Barents non avesse prestato soccorso: molti di loro probabilmente sarebbero affogati, mentre altri sarebbero stati recuperati dai libici e portati nei campi di concentramento nei quali, come confermano i documenti, si viene torturati, maltrattati e talvolta uccisi.
Cosa ha spinto il governo italiano a varare un decreto che ostacola i soccorsi in mare? La risposta di Gil è chiara: propaganda. La forte spinta anti-immigrati presente nell’opinione pubblica porta consensi e, secondo lui, questa sarebbe stata l’unica ragione dietro all’emissione del decreto.
Nonostante ciò, Gil rimane sconvolto dal fatto che il nostro sistema informativo si indigni più per le tangenti prese da Antonio Panzeri che per la follia di coloro che violano le leggi per ragioni opportunistiche. Per lui, quest’ultima è una colpa molto più grave rispetto al semplice incassare soldi.

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