Matteo Messina Denaro è molto malato. Gli inquirenti contano su una possibile collaborazione da parte sua, ma dovranno agire in tempi brevi prima che la situazione si aggravi ulteriormente. Per motivi di sicurezza, il boss verrà curato nel carcere di massima sicurezza “Le Costarelle” a Preturno, a pochi chilometri da L’Aquila, senza trasferimenti esterni in ospedale. Durante i controlli effettuati nel 2020 sotto falso nome, è stata diagnosticata una forma tumorale aggressiva di adenocarcinomia mucinoso del colon che ha interessato l’intestino, il fegato e altre parti del corpo.
Nelle ultime settimane, la situazione si è aggravata e i carabinieri hanno chiesto agli oncologi della clinica “La Maddalena” se fosse possibile posticipare di qualche giorno il ciclo di chemioterapia che il boss avrebbe dovuto fare. Nel carcere dell’Aquila è già presente un’infermeria per tutti i detenuti che necessitano di cure mediche, ma non si tratta di un trattamento speciale per Messina Denaro.
Dopo i primi accertamenti dei medici penitenziari, non ci saranno trasferimenti all’ospedale San Salvatore a L’Aquila. Il primario del reparto di oncologia andrà direttamente in carcere per gestire eventuali reazioni post chemio. La Procura di Palermo ha chiesto l’applicazione del regime di carcere duro e la sorveglianza 24 ore su 24 ed è stata firmata dal Guardasigilli.
Nella cella del boss sono state applicate regole assolutamente ferree: letto saldato a terra, finestre blindate e cesura all’entrata e all’uscita per evitare contatti con altri detenuti. I colloqui sono video-registrati e anche le visite vengono costantemente monitorate. La struttura ospita oltre 100 detenuti in regime di 41 bis ed è specializzata proprio nella gestione dei superdetenuti come i boss di mafia o terroristi pericolosi.
Il diritto alla salute sarà garantito a Messina Denaro come a tutti gli altri detenuti con patologie sanitarie. Riceverà lo stesso trattamento previsto per tutti loro, senza alcun trattamento particolare o di favore.