Tra le tante proteste delle Ong contro il decreto Piantedosi con il quale è stato dato un primo codice di comportamento alle organizzazioni non governative e alle loro navi, spicca quella della Louise Michel, la cui nave è armata grazie ai finanziamenti dell’artista Banksy. Al momento, il loro motoscafo rosa si trova comodamente ancorato al porto di Burriana, in Spagna, dove è arrivato lo scorso 13 dicembre e dalla Spagna, dove le navi si guardano bene dal portare i migranti dopo gli interventi, hanno sferrato un attacco tanto violento quanto assurdo contro il decreto in vigore dal 3 gennaio, accusandolo, tra le altre cose di essere anti-femminista.
“Il nuovo governo di destra italiano ha emanato un decreto con il quale le persone in movimento hanno meno possibilità di raggiungere un porto sicuro e le navi di ricerca e soccorso sono ancora più limitate. Questo regime di confine non è solo razzista, è anche anti-femminista”, affermano i rappresentanti della Louise Michel nella loro prima parte del thread.
Curiosa la scelta di chiamare “persone in movimento” i migranti illegali che cercano di attraversare senza documenti e senza autorizzazioni i confini di un Paese sovrano. Ma al di là di questa definizione discutibile, è l’elemento dell’anti-femminismo che risulta incredibilmente pretestuoso, falso e illogico.
Le parole della Ong – la cui nave batte bandiera tedesca – sono la dimostrazione palese di come queste organizzazioni siano solo un mezzo per diffondere la peggior propaganda, basata sulla mistificazione della realtà e sull’utilizzo delle persone come strumenti.
La seconda parte del thread è ancora più sconcertante: “Il 2022 è stato segnato da abusi di potere: la guerra in Ucraina, continue violazioni dei diritti umani contro le persone in movimento ai confini dell’Europa, l’oppressione e l’uccisione di donne in Iran, la rimozione del diritto all’aborto negli USA, l’elezione dei fascisti in Italia e la lista continua”.
Ancora una volta i migranti diventano “persone in movimento”, ma a saltare all’occhio in queste affermazioni è quello che viene detto dell’Italia: secondo la Ong infatti il governo democraticamente eletto sarebbe formato da “fascisti”.
Queste accuse non sono altro che un prodotto della campagna elettorale al ribasso portata avanti dai partiti ormai all’opposizione durante le scorse settimane. I leader politici hanno sparlato del nostro Paese all’estero autorizzando ognuno a fare lo stesso.