
Il bilancio preventivo del 2023 del Comune di Milano presenta una stangata da 106 milioni di euro: 65 milioni di euro provengono dall’aumento delle tariffe dei biglietti Atm, da 2 a 2,20 euro, mentre 41 milioni arrivano dall’incasso delle multe, compresa l’installazione di nuovi autovelox o telecamere per sanzionare chi passa con il rosso al semaforo.
Ma non solo: la manovra economica di Palazzo Marino mostra anche segnali di ripresa per Milano per l’anno appena iniziato. L’incasso da addizionale Irpef, infatti, salirà da 195 milioni di euro (bilancio preventivo 2022) a 210 milioni di euro (preventivo 2023): 15 milioni di euro in più dovuti all’aumento della base imponibile cittadina diventata più ricca.
E l’imposta di soggiorno, che nel preventivo 2022 si era fermata a 35 milioni di euro di previsione e alla fine dello scorso anno ha toccato quota 50 milioni, sale fino a 55 milioni di euro nel bilancio preventivo 2023. Un valore solo 4 milioni di euro in meno rispetto a quanto incassato nel 2019 (59,1 milioni), in era pre-Covid, dal Comune dalla tassa sui turisti.
Inoltre, con l’approvazione della manovra in Giunta giovedì scorso è partito l’iter per approvare il bilancio 2023 nelle commissioni consiliari: stando alle dichiarazioni dell’assessore al Bilancio Emmanuel Conte, l’operazione potrebbe portare nelle casse di Palazzo Marino 91 milioni di euro in più rispetto al 2022 – dai 50 milioni dell’anno scorso a 141 – grazie ad “alienazioni del patrimonio immobiliare comunale”.
Infine, lo Stato ha stimato che compenserà i 30 milioni di euro in più rispetto al 2021 per i rincari della bolletta luce e gas con 9,7 milioni. Nel 2022 i costi aggiuntivi per luce e gas erano stati 70 milioni e nel corso dell’anno scorso sono arrivati 27,5 milioni dallo Stato.