Il Collegio dei Giornalisti di Lima ha invitato le autorità peruviane a porre fine alle violenze che hanno causato la morte di oltre quaranta civili e membri della polizia nazionale. Nella dichiarazione rilasciata all’agenzia di stampa Andina, l’Associazione ha espresso la propria solidarietà alle famiglie colpite dai recenti conflitti nelle regioni del Paese.
“I peruviani hanno dimostrato che possono fare grandi cose quando si uniscono – ha detto l’Associazione – ma devono essere disposti a impegnarsi in un dialogo sincero e rinunciare a posizioni radicali che non portano da nessuna parte”.
L’organizzazione ha anche riconosciuto l’impegno dei media nell’evidenziare l’importanza del dialogo e nell’esortare alla pace. Ha quindi invitato il resto del Paese a seguire questo esempio e ad abbracciare una gestione responsabile ed equilibrata delle informazioni.
Il primo ministro Alberto Otárola ha dichiarato che il governo sta lavorando ad un tavolo di dialogo per rispondere alle richieste dell’interno, porre fine agli scontri e ridare impulso all’economia. Nell’ambito di questa piattaforma, sono state create diverse forme di collaborazione tra le organizzazioni della società civile, la Chiesa cattolica, i governatori regionali e le comunità più colpite dalla crisi.
“Lo sviluppo del Paese passa attraverso i progetti che abbiamo già individuato in queste aree in conflitto – ha spiegato Otárola – altrimenti colpiremo le persone più vulnerabili”.
In conclusione, il primo ministro ha incoraggiato i cittadini a riporre fiducia nella democrazia, nello stato di diritto, nella polizia e nelle forze armate. “Il Presidente Dina Boluarte è saldamente al comando del Paese”, ha concluso.
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