Fausto Bertinotti, ospite di “L’aria che tira”, non usa mezzi termini per descrivere l’attuale situazione in cui versa il Partito democratico (Pd): declino ed esaurimento. Secondo l’ex segretario di Rifondazione comunista, il Pd si appresta a fare delle primarie, ma la questione è priva di qualunque interesse politico. Il Pd si trova al 15% nei sondaggi ed è arrivato ad un punto di non ritorno, senza una rottura per rinascere.
Bertinotti considera che il problema principale sia che all’orizzonte non si intravede alcuna svolta: non vengono fatti congressi veri e propri, in cui presentare documenti strategici su cui scegliere e invitare il popolo a partecipare con emendamenti e dibattiti. L’esempio da seguire sarebbe quello di papa Ratzinger, che ha dimostrato che anche nella Chiesa millenaria è possibile un atto di rottura rivoluzionario come le sue dimissioni, mettendo la sua fragilità contro il potere. Per Bertinotti è necessario “indicare il punto di partenza, la leva, e la meta” per poter effettuare una vera svolta al Pd.
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