Ieri, il Tribunale di Forlì ha assolto Selene Ticchi dal reato di apologia del fascismo perché, come ha stabilito il Giudice, il fatto non costituisce reato. L’Anpi si è costituita parte civile nell’udienza. Il vicepresidente dell’Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani, Emilio Ricci, ha commentato la sentenza affermando che colpisce che “ancora una volta l’ostentazione di condotte apologetiche non siano ritenute penalmente rilevanti, soprattutto quando si ridicolizza una delle vicende storiche più gravi e drammatiche vissute durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale”.

L’Anpi ha evidenziato la “contraddittorietà delle decisioni della magistratura” e la discrasia tra la richiesta della procura di una significativa condanna e l’assoluzione da parte del Giudice. Ricci ricorda inoltre come l’Anpi si stia impegnando da tempo nella battaglia per la difesa della memoria dei martiri e dei perseguitati dal nazifascismo attraverso anche la presentazione di un progetto di legge di riforma sull’apologia nazifascista.

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