Angelo Guglielmi è stato ricordato nel maggio 2021 in un incontro appassionato a Triennale. Scrittore e critico tra i fondatori del Gruppo ’63, inventore e direttore di Rai Tre, ha portato nella televisione generi nati in altre discipline. La sua forza stava nell’improvvisare, nella capacità di andare oltre il prevedibile ed esplorare nuovi territori. Guglielmi ha ispirato grandi nomi della TV italiana, come Fabio Fazio, Piero Chiambretti, Blob di Enrico Ghezzi e Marco Giusti, Andrea Barbato, Michele Santoro, Gad Lerner. Ricordando la “formidabile avventura” del Gruppo ’63, Emanuele Trevi ha evocato un Guglielmi “simboleggiante il tradire la propria giovinezza”. Niccolò Ammaniti lo ha ricordato come un uomo speciale, poco interessato a loro adolescenti ma estremamente colto ed esigente nei confronti della scrittura. Alba Parietti lo ha descritto come femminista, capace di notare le sue qualità nonostante i suoi limiti all’epoca; Carlo Guglielmi ha concluso affermando che suo padre “non aveva paura del potere, a patto di saperlo perdere”. Angelo Guglielmi è stato un maestro per molti grandi nomi della cultura italiana: un intellettuale che sapeva guardare avanti e sperimentare con coraggio.

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